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La SIAE sulle penne USB
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In Italia tutti i supporti digitali capaci di memorizzare file video o audio protetti dal diritto d’autore sono soggetti alla SIAE. Questo contributo ha il nome di “equo compenso” e permette effettuare delle copie private di opere protette da diritto d’autore.
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Le chiavette USB sono quindi soggette per legge a tassazione SIAE (rif. D.M. 30/06/2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 195 del 5/08/2020 )
La tassa SIAE (o contributo di Copia Privata) riguarda tutti i supporti digitali dove è possibile memorizzare file protetti da diritto d'autore. L'importo della tassa è calcolato in base alle dimensioni di memoria.
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La Copia Privata è un concetto introdotto già nei primi anni ‘90, con la Legge 5 febbraio 1992 n.93, in materia di "Norme a favore delle imprese fonografiche e compensi per le riproduzioni private senza scopo di lucro." Col passare degli anni, questa legge ha subito diverse modifiche, seguendo l’evoluzione del mercato e le numerose tecnologie. Il contributo riguarda ogni forma di supporto di registrazione analogico e digitale, quindi CD-R, DVD-R, Hard Disk, Schede SD, chiavette USB e qualsiasi altro dispositivo dotato di una memoria scrivibile. Sono tassati anche gli apparecchi che effettuano l’operazione di scrittura di file, tra cui gli smartphone.
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Il compenso del contributo di Copia Privata è riscosso da SIAE, che lo ripartisce ad autori, produttori e artisti interpreti. L’importo varia a seconda del dispositivo in questione. In via generale, per i macchinari con funzione di registrazione, come i masterizzatori, va pagato il 5% del prezzo finale. Per quanto riguarda i dispositivi di storage, l’importo del contributo varia in base al supporto. In particolare, le chiavette USB sono soggette ad un pagamento pari a 0,10 cent se hanno uno storage tra 256 Mb e 1 Gb; superato il Gb, si pagano 0,10 cent per ogni Gb aggiuntivo, fino ad un importo massimo di 9 €.
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Precisiamo che la vendita/distribuzione sul territorio italiano (anche da parte di aziende estere) senza che sia stato versato il compenso alla Siae è un reato (salvo i casi previsti dalla legge).
Si consiglia vivamente di diffidare dalle aziende che non tengono conto del compenso Siae nelle loro offerte/fatture in quanto potrebbero renderVi responsabili in solido dell'eventuale non ottemperanza alla vigente normativa.
Nel caso in cui sulle pen drive personalizzate saranno precaricati dei dati, bisogna far anche riferimento alla normativa SIAE Legge n. 248/2000 per la richiesta dei contrassegni e per la tutela del diritto d’autore con le relative eccezioni.
Per eventuali informazioni rivolgersi agli uffici Siae di competenza oppure contattare il nostro reparto interno di servizio disbrigo pratiche SIAE.
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